IL CASO NON ESISTE - seconda parte
Dio non gioca a dadi con l’universo. (Albert Einstein)
Tutte le ricerche partono dalle domande.
Nella seconda parte di questo articolo intitolato “IL CASO NON ESISTE” riparto dalla conclusioni della prima parte di cui segue un breve riassunto (l’integrale lo trovate qui:
https://gliammutinaticolcarretto.blogspot.com/2021/01/il-caso-non-esiste-prima-parte.html
Riassunto parte precedente:
Nel 2009 il filosofo economista, J.Attali, nel suo blog sul celebre giornale L’EXPRESS di Paris, spiega come la paura sia uno strumento di evoluzione e cambiamento dell’umanità, la quale, come meccanismo di difesa, soprattutto in caso di pandemia, è disposta a mettere da parte tutti i principi morali, ad accettare e tollerare “meccanismi di prevenzione e controllo, una forza di polizia, un deposito e un sistema fiscale globale al fine di porre le basi di un vero governo mondiale.”
L’allarme viene ribadito nel 2015 da Bill Gates in un video in cui profetizza un’epidemia di un virus molto contagioso perché trasmissibile all’uomo, in seguito al quale occorre darsi da fare con le vaccinazioni di massa. Non solo, Bill Gates partecipa all' Event 201 Pandemic Exercise” svoltosi a New York il 18 ottobre 2019, al John Hopkins Center for Health Security in collaborazione con il World Economic Forum e la Fondazione Bill & Melinda ad una simulazione di pandemia che, per ironia della sorte, si presenta al mondo poche settimane più tardi attraverso i primi casi a Whuan, in Cina. L’Europa e l’Italia cominciano a tremare ma gli italiani vengono subito tranquillizzati dal Presidente del Consiglio dei Ministri
“L’andamento del coronavirus è sovrapponibile a quello di una influenza più grave nella forma polmonitica con una mortalità estremamente bassa. Non è affatto paragonabile alla mortalità riscontrata per la Sars o per la Mers. Quindi, possiamo stare tranquilli, vista tutta l’organizzazione predisposta dal ministero della Salute.” - 31/01/2020
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Infine ci sono i 5 indicatori opzionali:
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• Rischio basso: bianco o gialla• Rischio moderato: gialla (indipendentemente dallo scenario)• Rischio alto: gialla, arancione, rossa
• Rischio basso: gialla (indipendentemente dallo scenario)• Rischio moderato: gialla, arancione, rossa• Rischio alto: arancione o rossa
Nell’ultima settimane la cartina italiana si è presentata in questo modo:
dal 25 gennaio 2021 |
dal 1° febbraio 2021 |
La prossima settimana, da lunedì 8 febbraio, la cartina italiana cambia ancora e dovrebbe presentarsi così:
Tralasciando l’argomento “Numeri”, “Colori”, “Indicatori” e polemiche annesse, stranezze, incongruenze, teorie varie (in rete si trova già abbastanza materiale), in questo blog chi scrive vuole utilizzare un diverso approccio, ovvero stimolare la mente creativa a guardare la realtà da prospettive diverse, generate dal proprio pensiero, dal proprio sentire e non dai condizionamenti mentali indotti dalle proprie credenze, o da canali esterni.
Chi avrebbe pensato poco più di un anno fa di vivere una vita da “liberi ma non troppo” a causa di un ultramicroscopico virus la cui dimensione è infinitamente piccola tanto da non poterla neppure percepire? Eppure è palese a tutti. Le nostre vite sono cambiate, e non torneranno più come prima, anche se in tanti sono convinti di poterlo fare. Lo dimostra il fatto che la maggioranza delle persone è convinta di combattere il nemico invisibile con un pezzo di pseudo tessuto la cui trama lascerebbe passare un intero esercito di virus. Si sa, la capacità di astrazione e di percezione, non è tangibile. E l’uomo moderno, oramai crede ciecamente solo in ciò che vede o è dimostrato (e proclamato da altri ) da quella che viene definita scienza. Ma l'uomo si interroga o, fidandosi della scienza, in realtà non fa altro che affidarsi al caso? Qualcuno potrebbe dire che anche il caso è scienza. Gli eventi ormai, che siano casuali o non casuali vengono catalogati come scienza, assodata o da investigare, ma comunque scienza. Ma siamo sicuri che si tratti di scienza? E se così fosse, come mai la scienza non ha ancora sconfitto i virus che la Natura, in tutte le sue forme, rilascia nel pianeta Terra?
Le domande non bastano… e non fanno altro che riportare al titolo di questo post, cioè che forse IL CASO NON ESISTE .
Ho iniziato questo argomento nominando Einstein. Alla sua citazione, Dio non gioca a dadi con l’universo, Niels Bohr, fisico danese, gli rispose: "Piantala di dire a Dio che cosa fare con i suoi dadi."
P Tra due fisici perché non inserirne un terzo? Ecco la citazione molto interessante di un altro scienziato, l’astrofisico Stephen Hawking, il quale, riferendosi al fautore della teoria della relatività affermò:
<Einstein sbagliò quando disse: “Dio non gioca a dadi”.
La considerazione dei buchi neri suggerisce infatti non solo che Dio gioca a dadi,
ma che a volte ci confonda gettandoli dove non li si può vedere.>
A questo punto chi legge può scegliere di aspettare la soluzione “scientifica”, ignorare i messaggi subliminali dei personaggi citati, sulla paura e sulla pandemia, sorvolare sulle citazioni di due importanti scienziati e fermarsi qui…oppure...
oppure può inoltrarsi in un altro ambito di riflessione… dove la scienza è solo coprotagonista, e iniziare un "viaggio virtuale" OLTRE LA SCIENZA
https://gliammutinaticolcarretto.blogspot.com/2021/02/oltre-la-scienza.html
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