Il triennio delle stranezze

 

Che strano triennio 2020-2022

 

Ci si accorge di un problema solo quando qualcuno lo amplifica a reti unificate con una sola e unica narrazione. Eppure quel problema era lì da tempo, "ignorato" per chi sa quale motivo.

Da mesi circolavano gli appelli per l’Ucraina, in tutti i canali di informazione alternativa al mainstream eppure nessun telegiornale ci ha “indotto” a preoccuparci. C’era l’elezione del Presidente, c’era il festival di Sanremo, c’erano ancora le terapie intensive e i “casi” della pandemia.


Strano.

Adesso è allarme e scatta la solidarietà verso il popolo lontano.

Strano. Si diventa solidali solo quando dall'alto ci indicano verso chi essere solidali.

Si inizia a odiare qualcuno quando dall'alto ci suggeriscono verso chi indirizzare l'odio.

 

E bastano pochi giorni per scatenare questi sentimenti di bontà o di cattiveria

In due anni siamo passati dall'"andrà tutto bene" a "è tutta colpa di...".

Ora si invoca la pace scrivendo ogni maledizione possibile, ignorando il fatto che più si maledice più si amplifica il male.

 

Sino a una settimana fa. Nessuna solidarietà ai sospesi da lavoro, ai danneggiati da vaccino  perché tanto sono solo pochi. Anzi incitamento all’odio e alla discriminazione definendoli delinquenti e augurandoli la morte in terapia intensiva.

 

Adesso, nel giro di pochi giorni. si è caduti nella trappola di odiare non una sola persona (come se ci fosse un unico colpevole)  ma un intero popolo.

Mi domando come sia possibile, non rendersi conto che da anni la tecnica della distrazione mediatica provoca una distruzione di massa enorme approfittando dello shock emotivo indotto tramite immagini.

Solidarietà al popolo ucraino, benissimo. A popolo russo ovviamente non è concessa solidarietà visto che tutti applaudono all’esclusione di tutto ciò che è russo. Eppure gli stessi russi stanno aiutando gli ucraini ma ahimè certe immagini circolano solo sotto banco e non vengono diffuse.

 

Ben venga la solidarietà e l’indignazione. Ma la solidarietà al popolo yemenita, al popolo palestinese, ai popoli africani, vessati da anni di guerre?  Ogni giorno sono in guerra, da anni. Ogni tanto qualcuno si sveglia, si fa un servizio e poi di nuovo stopo.

 

E poi vogliamo parlare delle manifestazioni?Alcuni mesi fa la violenza degli idranti contro i manifestanti al porto di Trieste,  settimane fa gli studenti a Milano che protestavano pacificamente venivano aggrediti dalla Digos a manganellate.

 

Altre manifestazioni vengono bollate e represse da mesi perché pericolose per la pandemia. Dopo pochi giorni tutti in piazza per la pace. Niente Digos, niente allarme per i contagi etc. Ma non suona un po’ strano? Alcune manifestazioni di dissenso sono concesse, altre no.

 

Abbiamo la memoria corta. Abbiamo dimenticato che da mesi si fanno raccolte di cibo per il lavoratori sospesi, licenziati o per le famiglie in difficoltà.

Adesso tutti a preoccuparsi dei profughi ucraini senza nemmeno soffermarsi a pensare al fatto che i paesi limitrofi non hanno dichiarato stato d’emergenza come ha fatto l’Italia in poche ore.

Abbiamo dimenticato anche che in piena emergenza Covid, nel 2020, i russi hanno mandato una delegazione di medici esperti anche in guerra batteriologica.

E stranamente abbiamo dimenticato, anzi forse pochi lo sanno, che in Ucraina, da anni si parlava di laboratori batteriologici americani.

Abbiamo dimenticato  come si fomentano le guerre, e che lo abbiamo dimenticato noi poveri mortali poco importa.

 

Ciò che è grave è che lo abbiano dimenticato gli esperti di guerre, i docenti di storia e tutti quelli che ogni giorno si riempiono la bocca di parole di pace e di democrazia, sono contro le dittature degli altri paesi e non riescono a vedere che i semi di quell’odio che genera guerra sono coltivati ad arte da anni dagli stessi governi, che con la complicità dei media, hanno stralciato le leggi, ledendo i principali diritti umani.

 

Non ci dobbiamo stupire della guerra in Ucraina, perché in fondo, c’era chi sapeva e non ha informato. Solo questo dovrebbe farci svegliare dal torpore in cui versa il nostro paese.

 

E con questo mio scritto non sto prendendo le parti di nessuno. Vorrei solo indurre ad una piccola riflessione, visto che nel giro di poche ore, i paesi occidentali hanno subito stanziato fondi (per le guerre si trovano in pochi minuti) per armare tutti contro una potenza che con un solo click può distruggere il mondo intero.

La guerra solitamente non ha un solo colpevole. Le guerre si devono bloccare sul nascere, ma pare che qui, la diplomazia è stata messa in secondo piano. Si sa,  senza guerre le industrie belliche falliscono. E con le sanzioni inflitte a pagarne le conseguenze peggiori non sarà il popolo russo, ma il popolo europeo e l’Italia in primis. Chissà come mai i nostri governanti avevano tutta questa fretta di darci il colpo di grazia.

 

Io mi auguro che il buonsenso prevalga e che la follia umana cessi presto, non solo nelle parti in conflitto, ma nelle menti che, gioiscono della sofferenza altrui.

 

Ciò che succede era ampiamente previsto. Alcune profezie ne parlano. Ma in tanti dimenticano che il corso degli eventi può essere cambiato. Ci sono tanti modi.

Forse il silenzio, senza schierarsi, è l’alternativa migliore, perché ci consente di osservare e di poter pregare, ognuno come meglio crede, coltivando la speranza che arrivi presto il mondo migliore, dove tutti agiscono col cuore.

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