Sogno e Realtà
Un giorno, il Sogno e la Realtà si incontrarono per via. Si guardarono a lungo e poi esclamarono insieme: "Non ci assomigliamo per niente. Com’è, allora, che l’uomo ci confonde così facilmente?"
Due che facevano lo stesso cammino si intromisero nel discorso: "La colpa, o il merito, è nostro".
"Chi siete?", domandarono il Sogno e la Realtà.
"Siamo il Dolore e il Piacere. Avete mai visto un uomo che concepisca un sogno fatto di dolore, oppure
uno che miri a una realtà priva di un qualche piacere?"
"Mai", assentirono il Sogno e la Realtà.
"Ed io", intervenne a
questo punto una voce squillante, "non
sono forse la molla che sostiene ogni sogno?"
Tutti chiesero chi parlasse così.
"Sono la Speranza", rispose la voce.
A questo punto si udì un’altra voce, robusta e pastosa: "Ma senza di me, che sono il Coraggio, mai nessun uomo riuscirebbe a
trasformare un sogno in realtà".
"A meno che non intervenga io", interloquì un’altra
voce ancora, "trasformando il sogno
e modificando la realtà".
Il Sogno, la Realtà, il Dolore, il Piacere, la Speranza e il Coraggio
riconobbero subito quella parlata in falsetto: era l’Illusione.
"Che stolti", mormorò fra
sé qualcuno che non volle intervenire nella diatriba.
"Non sanno che, per merito mio, il
Sogno è la Realtà e la Realtà è il Sogno".
Non pronunciò forte queste parole perché, pur essendo la Verità, nessuno le avrebbe creduto.
(da "Il Libro della Saggezza Interiore" - P. Gribaudi)
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